La Vendée Globe è una regata per barche a vela che consiste in una circumnavigazione completa in solitario, senza possibilità di attracco o di assistenza esterna (pena l’esclusione) con arrivo e partenza dal porto francese Les Sables-d’Olonne, nel dipartimento della Vandea (Vendée) della regione dei Paesi della Loira (Pays de la Loire).
L’iniziativa è stata fondata da Philippe Jeantot nel 1989, e a partire dal 1992 si è svolta ogni quattro anni. Per le sue caratteristiche la regata costituisce una durissima prova di resistenza individuale, e viene da molti considerata come la più significativa delle competizioni in ambito velico; è infatti soprannominata “L’Everest de la mer” o “L’Everest des mers”. In ogni caso, la Vendée Globe e la Golden Globe Race sono le uniche regate al mondo in solitario, senza scali e senza assistenza che prevedono la circumnavigazione completa dell’Antartide.
EDIZIONE 2020-2021
La partenza della nona edizione della Vendée Globe è avvenuta alle 14.20 di domenica 8 novembre 2020; al via 33 skipper, dei quali 6 sono donne (record per questa competizione). L’unico italiano in gara è Giancarlo Pedote su Prysmian Group.
A causa delle misure anti-Covid vigenti in Francia, alle operazioni di partenza sono stati ammessi unicamente gli addetti ai lavori ed i familiari dei concorrenti.
Il primo a tagliare il traguardo delle Sables d’Olonne il 27 gennaio 2021, dopo 80 giorni 06 ore 15′ e 47″ di gara, è stato lo skipper francese Charlie Dalin al timone di APIVIA, ma alla luce delle compensazioni stabilite dalla Giuria ad alcuni skipper intervenuti in soccorso di Kevin Escoffier, Yannick Bestaven su Maître CoQ IV, che ha tagliato la linea d’arrivo il 28/01/2021 alle ore 05:19:46 (ora locale), 7 ore e 45 minuti dopo l’esordiente Dalin, è il vincitore della 9a edizione della Vendée Globe in virtù delle 10 ore e 15 minuti di abbuono. Giancarlo Pedote, l’unico skipper italiano partecipante, ha chiuso con il 7° tempo reale che gli è valso l’8° posto assoluto in classifica generale. Le condizioni meteo hanno come al solito pesantemente influito sull’esito della regata, mettendo a dura prova le imbarcazioni ed in particolare gli IMOCA di nuova generazione armati con i grandi foil: il caso più clamoroso è quello dell’abbandono del grande favorito della vigilia Alex Thomson su Hugo Boss che dopo alcuni gravi danni strutturali alla barca, riparati durante la discesa dell’ Atlantico, ha dovuto abbandonare la regata per la rottura del timone quando si trovava a 1800 miglia da Citta del Capo.